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Champion - Size M - Ottime Condizioni

Vintage 1980s MIT T-Shirt – Champion USA – Collegiate Tee – Made in USA

Vintage 1980s MIT T-Shirt – Champion USA – Collegiate Tee – Made in USA

Prezzo di listino €70,00
Prezzo di listino Prezzo scontato €70,00
In offerta Esaurito

Maglietta vintage MIT (Massachusetts Institute of Technology) degli anni ’80, prodotta negli USA da Champion.

Presenta l’iconica etichetta “blue bar” di Champion, il logo “C” ricamato sulla manica e un morbido corpo in misto cotone grigio mélange. Sul petto è stampato il logo MIT rosso a caratteri blocco e lo stemma dell’ateneo.

Taglia

Taglia suggerita: M
Taglia etichetta: M

Misure:
Lunghezza-69cm
Spalle-47cm
Maniche-17cm
Larghezza-47cm 📏

Guida alle Taglie
  • Taglia suggerita → taglia consigliata in base alle misure reali.
  • Taglia etichetta → taglia riportata in etichetta (se presente).

Nei capi vintage l’etichetta può non riflettere la vestibilità attuale: lavaggi, modifiche e mode passate possono aver cambiato le dimensioni originali.

Affidati sempre alle misurazioni riportate. Per maggiori info consulta la pagina dedicata.

Condizioni

Le condizioni dei nostri capi vengono classificate secondo la seguente scala:

  • Deadstock: condizioni pari al nuovo, senza difetti. Tessuti e dettagli risultano praticamente nuovi.
  • Ottime: in condizioni eccellenti, con eventuali piccole imperfezioni mostrate nelle foto.
  • Buone: in buone condizioni generali, con segni di usura o difetti evidenti mostrati nelle foto.
  • Discrete: con usura evidente e difetti ben visibili mostrati nelle foto.

Essendo capi vintage, possono comunque presentare piccole imperfezioni o segni del tempo non sempre riportati.

Tutti gli articoli vengono lavati, igienizzati e le macchie trattate prima di essere messi in vendita. Per maggiori info consulta la pagina dedicata.

Spedizione e Resi

Gli ordini vengono evasi entro 1-3 giorni lavorativi e affidati al corriere più idoneo in base a destinazione e tipologia di pacco.
La
spedizione è gratuita per ordini superiori a 100€ in Italia e nei Paesi UE (zone 1-2), mentre negli altri casi i costi vengono calcolati automaticamente al checkout.

Il diritto di recesso può essere esercitato entro 14 giorni dalla consegna. Gli articoli devono essere restituiti nelle stesse condizioni in cui sono stati ricevuti e conformi a quanto descritto nell’annuncio.

  • I resi devono essere richiesti preventivamente tramite email o contatti indicati nella pagina dedicata;
  • Il rimborso viene emesso entro 14 giorni dalla ricezione e verifica del pacco, ed è effettuato al netto delle spese di spedizione;
  • I resi non autorizzati non verranno rimborsati.

Per maggiori dettagli e informazioni complete si rimanda alle pagine dedicate a Spedizioni e Resi e Rimborsi.

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Story Time

Dai laboratori alle proteste: il percorso movimentato del MIT negli anni ’80

Negli anni ’80, il MIT era ormai cresciuto dalle sue radici del 1861 come istituto tecnico di Boston fino a diventare una delle università più prestigiose al mondo, al centro della scienza e dell’industria. Il trasferimento a Cambridge nel 1916 lo aveva collocato ai margini di Kendall Square, che a fine Novecento stava diventando un polo globale di tecnologia e ricerca. I decenni successivi alla guerra furono segnati da ingenti finanziamenti federali, contributi alla difesa e dall’espansione di campi come informatica, ingegneria e management. Entrando negli anni ’80, il MIT portava con sé questo slancio, bilanciando il suo ruolo di potenza scientifica con una comunità studentesca sempre più diversificata e politicamente attiva.

Il decennio fu ricco di scoperte scientifiche che proiettarono il MIT al centro delle industrie emergenti. In biotecnologia, Kendall Square si trasformò da zona industriale tranquilla a hub di innovazione mondiale, grazie anche al lavoro del professore Phillip Sharp. Fondò Biogen nel 1978 e, nel 1983, l’azienda aprì il suo primo centro di ricerca statunitense a pochi passi dal campus, dando origine a un cluster che sarebbe diventato il più grande del mondo. La scoperta dei “geni interrotti” e dello splicing dell’RNA, che gli valse il Nobel, aprì la strada all’ingegneria genetica e a nuove terapie. Nella nanotecnologia, Henry “Hank” Smith sviluppò tecniche di litografia a raggi X che permisero di incidere circuiti a livello nanometrico: il suo sistema di allineamento del 1988 dimostrò la fattibilità della fabbricazione su scala nano anni prima che diventasse uno standard industriale. L’informatica, intanto, fioriva: Richard Stallman lanciò il movimento del software libero GNU nel 1984 dall’AI Lab, gettando le basi per la cultura open-source e per Linux, mentre il Media Lab, fondato nel 1985 da Nicholas Negroponte e Jerome Wiesner, divenne un laboratorio di creatività digitale, producendo prototipi nell’interazione uomo-computer, multimedia e tecnologia indossabile. Insieme, questi risultati consolidarono la reputazione del MIT come leader della ricerca e motore delle industrie, biotech, informatica, nanotecnologie e media, che avrebbero plasmato il secolo successivo.

La vita nel campus rifletteva i tempi, con proteste contro l’apartheid, richieste di disarmo nucleare e l’avvio degli studi di genere nel 1984. Sotto la presidenza di Paul Gray, il MIT ampliò le opportunità e divenne più inclusivo, consolidando il suo ruolo sia come potenza della ricerca sia come università socialmente impegnata.