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Diadora - Size L - Ottime Condizioni

Vintage 1994 Italy Home Jersey – Diadora – Roberto Baggio #10 – World Cup USA ’94

Vintage 1994 Italy Home Jersey – Diadora – Roberto Baggio #10 – World Cup USA ’94

Prezzo di listino $179.00
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Maglia home della Nazionale Italiana del 1994 prodotta da Diadora, indossata durante la Coppa del Mondo FIFA USA ’94, una delle divise azzurre più iconiche di sempre.

Presenta la classica base blu royal con motivo jacquard della Federazione Italiana Gioco Calcio su tutto il tessuto, stemma Italia ricamato e dettagli tricolore su colletto e bordo maniche.
Numero 10 stampato su fronte e retro, in omaggio a Roberto Baggio, il cui genio ha segnato la straordinaria cavalcata dell’Italia fino alla finale.

Taglia

Guida alle Taglie
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  • Taglia etichetta → taglia riportata in etichetta (se presente).

Nei capi vintage l’etichetta può non riflettere la vestibilità attuale: lavaggi, modifiche e mode passate possono aver cambiato le dimensioni originali.

Affidati sempre alle misurazioni riportate. Per maggiori info consulta la pagina dedicata.

Condizioni

Le condizioni dei nostri capi vengono classificate secondo la seguente scala:

  • Deadstock: condizioni pari al nuovo, senza difetti. Tessuti e dettagli risultano praticamente nuovi.
  • Ottime: in condizioni eccellenti, con eventuali piccole imperfezioni mostrate nelle foto.
  • Buone: in buone condizioni generali, con segni di usura o difetti evidenti mostrati nelle foto.
  • Discrete: con usura evidente e difetti ben visibili mostrati nelle foto.

Essendo capi vintage, possono comunque presentare piccole imperfezioni o segni del tempo non sempre riportati.

Tutti gli articoli vengono lavati, igienizzati e le macchie trattate prima di essere messi in vendita. Per maggiori info consulta la pagina dedicata.

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Per maggiori dettagli e informazioni complete si rimanda alle pagine dedicate a Spedizioni e Resi e Rimborsi.

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Story Time

Italia 1994: l’agonia e la gloria degli Azzurri di Baggio 🇮🇹⚽️

Il cammino dell’Italia ai Mondiali del 1994 fu un intreccio di dubbi, orgoglio e cuore spezzato. La squadra di Arrigo Sacchi iniziò nel peggiore dei modi: sconfitta 1–0 dall’Irlanda e salvata solo dal gol di Dino Baggio contro la Norvegia, dopo l’espulsione del portiere Pagliuca. Un pareggio per 1–1 con il Messico bastò appena per qualificarsi come una delle migliori terze, ben lontano dall’inizio trionfale che i tifosi sognavano. Ma dagli ottavi in poi, tutto cambiò. Roberto Baggio – il “Divin Codino” – si accese. Con un rigore ai supplementari salvò l’Italia dall’eliminazione contro la Nigeria, poi colpì ancora all’ultimo minuto per stendere la Spagna 2–1. In semifinale, contro la Bulgaria, firmò due reti splendide che valsero il 2–1 e l’ingresso in finale a Pasadena, sotto il sole californiano.

La sfida con il Brasile fu tesa e tattica: 120 minuti senza reti, con Maldini e Baresi a guidare una difesa eroica. Ma il destino fu crudele ai rigori. Dopo una parata di Pagliuca che riaccese la speranza, l’ultimo tiro di Baggio volò alto sopra la traversa consegnando al Brasile la vittoria per 3–2. In Italia calò il silenzio: le piazze si svuotarono, la TV ripeté all’infinito quell’errore, e i giornali titolarono “Il pallone che è andato troppo in alto”. Eppure, col tempo, Baggio fu perdonato e celebrato come l’uomo che trascinò una squadra in difficoltà fino al limite del sogno. La rivoluzione tattica di Sacchi, difesa a zona, pressing e coraggio d’innovare – cambiò per sempre il calcio italiano. Il dolore del ’94 divenne parte dell’anima sportiva nazionale: prova che, anche nella sconfitta, la passione azzurra brucia più forte che mai.